Dope pagan fresh style )O(
giovedì 4 settembre 2014
La testa!!
Ragazze mi sono dimenticata di dirvi,che in quest'ultimo periodo,non avendo niente da fare,mi son messa a fare altri braccialetti. SONO TUTTI IN VENDITA!!!
Nuovi arrivi. Nuove invenzioni!
Salve ragazze!!
Dopo un attesissimo momento,la foglia di edera cristallizzata è pronta per essere indossata!! Ho fatto anche rima hehe. Ci sono anche altre 2 foglie fatte in resina,non cristallizzate. Tutte e tre in vendita!
Per informazioni contattatemi!!
martedì 26 agosto 2014
Medioevo a La Rocca con i Brigan
Mi dispiace di non essere Stata Presente in QUESTO blog, per un breve ma interminabile Periodo;ma Sono Stata,ad un festival di musica e rievocazione medievale,vicino la mia città. Tra l'altro sono venuti a mangiare dei ragazzi il loro gruppo ,si chiama [ BRIGAN] della provincia di Caserta,giunti per due sere al festival.
Che ringrazio,calorosamente per il Cd regalatomi.
Che ringrazio,calorosamente per il Cd regalatomi.
mercoledì 20 agosto 2014
mercoledì 6 agosto 2014
SORRY
Forgive My "semi-permanent" absence,but I'm on vacation. I know that you miss my photos of the work and the jokes funny "gogo". I will come back home in 3 days. Can you survive? Hehe :) kiss and...
Dope pagan fresh style )O(
mercoledì 23 luglio 2014
Terrarium
it's been a long long time since the last photo of the terrarium. and check it out! the first leaves! I'm so happy! in the future'll post the other phases
droga pagana stile fresca! ) O (
martedì 22 luglio 2014
domenica 20 luglio 2014
sabato 19 luglio 2014
The dope pagan fresh style
Bracciali con cristalli )O( pagan style )O(
For sale for ya. Prezzo: 6,00€ l'uno.
venerdì 18 luglio 2014
Il mondo BIO

“Di più” che cosa significa? Significa, semplicemente, volersi bene di più. Mi ero stancata delle pubblicità che vedevo ovunque su prodotti che promettevano miracoli (photoshop insegna), mi ero stancata della falsità diun marketing aggressivo che poggia su basi “sporche”, ossia su menzogna e ingredienti poco salutari. E mi ero stancata di capelli rovinati e di pelle spenta, visto che parliamo di cosmetica.
È tutto molto semplice: può un derivato del petrolio, per esempio, fare bene alla mia pelle o ai miei capelli? Sinceramente, sfido chiunque a dire che può fare bene. Può mascherare, può comparire in formulazioni atte a “incerare” ciò su cui vengono poste, ma non può fare bene. E su di me era chiaro, dopo anni di tinte, shampoo e creme ricchi di siliconi…

Non mi piace acquistare online prodotti bio: trovo che costi troppo, che sia scomodo ricevere pacchi a casa (non ho la portineria), non mi piace acquistare senza “toccare” con mano. Mi capita di farlo, qualche volta, ma non è assolutamente mia prassi. Per questo mi auguro che tutte le aziende cosmetichemaggiori si sveglino dal letargo anni ’80 da cui non vogliono uscire e comincino aprodurre sempre più qualcosa di qualità, senza prenderci troppo per i fondelli.
E sapete una cosa? Ce ne sono eccome di aziende che ci provano, almeno, a fare prodotti bio. Ce ne sono abbastanza per lenire la mia smania di shopping compulsivo (per fortuna non eccessiva) e per soddisfare le mie “esigenze cosmetiche”. Non mi importa, poi, se i prodotti non sono perfetti, se non hanno certificazioni o se non sono adatti ai vegani, per esempio. La mia non è una religione, non è un imperativo categorico, è solo la ricerca di quello che è meglio per me.
Ingredienti dannosi: petrolatum, paraffinum liquidum, gli ingredienti che terminano in -one, -thicone oppure -siloxane (siliconi), i numeri dispari (non sono tutti dannosi ma nel dubbio li evito), i PEG e PPG -i DEA, MEA, TEA, MIPA, l’EDTA, il carbomer assieme a radici quali crosspolymer o acrylate(s) o styrene o copolymer o nylon, la triethanolamine, il triclosan, DMDM hydantoin, imidazolidinyl urea, diazolidinyl urea, formaldheyde, methylchloroisothiazolinone, methylisothiazolinone, sodium hydroxymethylglycinate -chlorexidine -nonoxynol o poloxamer.
A questi ho aggiunto anche gli SLS e gli SLES, negli shampoo e nei detergenti, perché su di me risultano troppo aggressivi (a meno che non siano seguiti da cocamidopropyl betaina o cocoamphoacetate.
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Deodoranti BIO |
giovedì 17 luglio 2014
Le Rune a portata di mano
Le Rune sono un antico alfabeto scritto, ciascuna lettera del quale aveva nome e suono suoi propri particolari. Esse furono impiegate in poesia, per iscrizioni e divinazioni, ma mai sviluppate come linguaggio parlato.
Le interpretazioni delle Rune usate per la divinazione non sono giunte a noi, perché gli antichi sacerdoti usavano tramandarsi le conoscenze sacre attraverso i rituali connessi all'iniziazione, ma i loro segreti non erano scritti o in ogni caso non sono sopravvissuti.
Le rune sono un semplice strumento di divinazione, un Oracolo benefico che non ci da indicazioni su cosa fare in seguito nè predice avvenimenti futuri, non ci toglie il compito di decidere sul nostro futuro, ma richiama l'attenzione sulle nostre paure nascoste parlando di cambiamenti e di crescita.
Esistono diversi "alfabeti runici": vi propongo quello chiamato "vecchio Futhark", detto anche Futhark germanico o vichingo, che contiene 24 simboli più una runa bianca detta “di Odino”.
Alcuni di questi simboli hanno un doppio verso d’estrazione che porta a 40 le rune oracolo, cioè le possibili risposte.
Alcune rune vengono scritte e pronunciate in modi differenti dai vari alfabeti runici (esempio: "algiz" diventa "elhaz"). Il significato non cambia.
Esistono molte interpretazioni delle singole rune e per parlarne è necessario fare riferimenti a Mitologia e divinità Nordiche, alle quali non siamo molto abituati ma che sono altrettanto affascinanti.
Qui sotto ora leggerete la leggenda di come Odino trovò le rune.
Odino trova le Rune
So che restai appeso ad un albero
sferzato dal vento per nove notti intere,
ferito da una lancia e consacrato agli Dei
offerto da me stesso a me stesso.
I più sapienti non sanno dove nascono
le radici di quest’albero antico.
Non mi confortarono con il pane,
né mi porsero il corno per bere.
Guardai verso il basso,
afferrai le Rune,
gridando le afferrai;
caddi dall'albero.
Appresi nove canti di potere
dal figlio famoso di Baldur,
padre di Bestla,
ed ebbi un sorso del prezioso idromele
misto con magico Odrerir.
Poi diventai dotto, sapiente,
crebbi e prosperai:
parola da parola mi diedero parole;
azione da azione mi diedero azioni.
Come vedete è una leggenda che, se letta veloce, può avere un significato banale.
Rileggetela attentamente.
1) “So che…. A me stesso”; Odino è consapevole di ciò che sta affrontando, si è sacrificato per se stesso e per gli altri.
2) “I più sapienti… il corno per bere” Odino ormai disperato inizia ad avere pensieri per distrarsi dalla sua situazione in cui i suoi superiori lo misero alla prova.
3) “Guardai…. Dall’albero” Odino finalmente trova una soluzione, vede le rune, le afferra e cade dall’albero, non ci sono più preoccupazioni.
4) Odino ringrazia Baldur, e finalmente può rigenerarsi.
5) Odino finalmente a superato la prova e adesso è più potente di prima.
Forse la mia traduzione non è così significativa ma almeno ora il poema ha un significato migliore.
mercoledì 16 luglio 2014
martedì 15 luglio 2014
Bastone della pioggia sciamanico
Sciamanesimo, in antropologia culturale, è un termine che indica l'insieme delle credenze ed il modo di vivere e di vedere il mondo, di società animiste non alfabetizzate, imperniato intorno ad una particolare figura di guaritore-saggio ed alla sua attività magico-religiosa: lo sciamano.
Lo sciamanesimo si riferisce a una vasta gamma di credenze e pratiche tradizionali che comprende la capacità di diagnosticare e curare malattie, nonché tutti i possibili problemi della comunità e del singolo, dal come procurarsi il cibo al come sbarazzarsi dei nemici. Ciò attraverso l'asserita capacità dello sciamano di "viaggiare" in stato di trance nel mondo degli spiriti e di utilizzare i loro poteri. È questa la principale caratteristica dello sciamano che lo contraddistingue da altre forme di guaritore.
Lo sciamanesimo è un'antichissima pratica transculturale che presenta caratteri distintivi ben precisi e comuni, all'interno di una struttura flessibile, capace cioè di adattarsi a diverse culture e religioni.
La figura dello sciamano nasce nelle società primitive con lo scopo di risolvere problematiche di base per la sopravvivenza di qualsiasi società, ovvero:
salute
riproduzione
sussistenza
Secondo queste società primitive, in ultima istanza, erano gli spiriti ultraterreni a determinare la sorte e gli avvenimenti terreni; ogni problema poteva perciò essere risolto solo da qualcuno che avesse la capacità ed i mezzi per entrare in contatto con tali spiriti, affrontando un "viaggio" ultraterreno nel loro mondo, trovando lì la soluzione ai problemi. Questo è lo sciamano, un "ponte" tra il mondo terreno e quello ultraterreno. Secondo la cultura sciamanica, non si può diventare sciamani per scelta o per semplice iniziazione, ma si deve ricevere una "chiamata" da parte degli "spiriti" e a questa chiamata non si può rispondere negativamente. Detto ciò, è comunque possibile che alcune culture prevedano un qualche tipo di iniziazione per lo sciamano. Per chi la riceve, la "chiamata" è spesso un dramma: essa ne sconvolge la vita e ne mina seriamente la stabilità e l'integrità fisico-psichiche; il chiamato ne farebbe volentieri a meno. Tuttavia, il non accettare, sempre secondo la tradizione sciamanica, avrebbe conseguenze molto più gravi, che potrebbero portarlo fino alla follia ed alla morte.
Generalmente nello sciamanesimo classico, gli sciamani sono di sesso maschile, ma esistono anche sciamani di sesso femminile ed il loro numero aumenta man mano che ci si avvicina ai gruppi sedentari, soprattutto nelle società agricole e contadine (p. es. Uzbeki e Tagiki, ma anche Estremo Oriente e Sudest asiatico). Il loro ruolo però è generalmente più marginale rispetto a quello degli sciamani maschi perché, sempre secondo la tradizione sciamanica, il "viaggio" dello sciamano di sesso maschile sarebbe di ben più ampio respiro, avrebbe un raggio d'azione molto più vasto e la sua azione sarebbe molto più potente. Le sciamane (dove esistono) sarebbero invece generalmente più "specializzate" in quelle cure che prevedono l'uso dell'erboristeria.
Molte caratteristiche dello sciamanesimo possono appartenere sia agli uomini che alle donne senza riguardo per le loro differenze biologiche. Sciamani di entrambi i sessi che suonano tamburi, intonano canti rituali e compiono guarigioni esistono in tutto il mondo, anche se in molti luoghi gli sciamani di una tribù appartengono in modo predominante o a un sesso o all’altro. La tribù degli Huichol in Messico, per esempio, è specializzata sia in guarigione sciamanica che in arte sciamanica. Gli uomini sono per la maggior parte guaritori e ritualisti e le donne artiste. Da sempre uomini e donne Huichol operano insieme lungo i sentieri paralleli del guaritore e dell’artista e spesso mariti e mogli seguono l’apprendistato per lo stesso periodo di anni, offrendo sacrifici differenti alle diverse divinità che rappresentano la via del guaritore e quella dell’artista. Insieme, ma individualmente, lottano per raggiungere ciò che viene chiamato completamento, e si aiutano a vicenda verso la meta. Tra gli Araucani del Cile, invece, gli sciamani sono donne, come in Corea e come una volta in Cina, in Giappone e in India. Secondo la maggior parte delle tradizioni sciamaniche, nel corpo della terra esistono alcuni luoghi di potere che rilasciano emanazioni percepibili e sperimentabili nel corpo. Gli osservatori occidentali si accorgono di rado che lo sciamanesimo ha a che fare con il femminino, eppure la maggior parte degli sciamani e delle sciamane, da qualsiasi parte del mondo provengano, operano nel regno del femminino. Essi pregano la Madre degli Animali o la Madre di tutte le cose, la Madre Oscura, la Nonna della Crescita, la Dea della Morte o qualche altra manifestazione del Divino femminino nel suo aspetto di potere oscuro, magico e guaritore Geoffrey Ashe, uno studioso britannico di sciamanismo, ha scritto che[senza fonte] in origine gli sciamani erano donne e che la forma più antica della parola sciamano significa proprio donna. Egli afferma che la comunità paleolitica si frazionò in tribù diverse con dialetti diversi e fu allora che nel dialetto tungus il termine “shaman” assunse anche la connotazione maschile. Ashe collega l’antico sciamanismo femminile alla costellazione dell’Orsa Maggiore e ad Artemide, e lo situa in epoca paleolitica. Egli afferma che nell’antichità lo sciamanismo non era un fenomeno individuale, ma veniva praticato dalle donne in gruppo. E il potere del gruppo femminile è radicato biologicamente nel ciclo mestruale e nei misteri di sangue del parto. In realtà, il periodo mestruale è davvero “tabù”, ma nel senso più antico del termine cioè “sacro”. Per gli esseri umani esso costituisce l’evento magico più importante del mese lunare, che corrisponde alla fase crescente e a quella calante della luna e al flusso e riflusso delle maree. Il professor Lawrence Durdin-Robertson, studioso irlandese delle tradizioni sulla Dea, ritiene che il primo sangue offerto sull’altare fu sangue mestruale: il flusso libero della sacerdotessa restituito alla Madre Terra. Ancora oggi i Lama tibetani si servono del potere del sangue mestruale nelle cerimonie in onore della Dea Tara e ritengono che il primo sangue di una ragazza sia il farmaco di guarigione più potente per tutta la comunità. Sempre secondo Durdin-Robertson, il sangue mestruale ha vibrazioni potenti e la terra lo esige come il “sacrificio” che non immola una vita.
Lo sciamano, diversamente da quanto succede per il sacerdote o il re, non deriva da un'istituzione, ma ha base empirica, possiede facoltà innate o trasmesse e, a differenza invece dello stregone-medico, ha un comportamento di carattere estatico, in trance è ponte fra le energie spirituali e quelle terrene, un canale della volontà divina e delle forze della natura che mette a disposizione dell'umanità attraverso l'amore e la comprensione. Durante l'estasi si impadronisce di lui una forza (che può essere concepita sia dinamicamente come impersonale, sia animisticamente come spirito o demone): con questo aiuto lo sciamano influisce sulla vita dei compagni. Il legame fra lo sciamano e il potere che lo invade è molto stretto, perde la sua personalità e diventa temporaneamente l'"altro". Sciamani dell'America settentrionale e della Groenlandia portano maschere proprio per sottolineare questo significato. Non sempre tutto questo viene sentito come un dono ma anche temuto come la morte, per la sua potenza. Alcune culture sciamaniche fanno risalire le loro origini alle donne, per esempio lo sciamanesimo che opera tramite l'aquila oppure in Cile, dove le sciamane Mapuche da 25.000 anni praticano guarigioni seguendo la luna. Addirittura presso i Ciukci dell'Asia settentrionale o i Daiaki delle coste della Malesia, lo sciamano si "trasforma" a volte in donna e come tale si sposa.[senza fonte]
Gli Sciamani sono protettori della mitologia dei raccoglitori – cacciatori (la cui vita era basata sull'economia di sussistenza, sulla predizione e sul rapporto diretto con la natura) con un ruolo fondamentale sull'evoluzione delle società di cui facevano parte. Le regole fondamentali della pratica sciamanica sono il rispetto dell'individualità e della libertà di ogni singolo individuo; divieto per lo sciamano è nuocere a sé e agli altri, mancare di rispetto alla Madre Terra e a qualsiasi espressione di vita, nonché ricevere compensi in denaro. Aspetto significativo della "cura" nella credenza sciamanica è che la guarigione è sia fisica che psichica.
Parte della psichiatria moderna attribuisce le eventuali guarigioni ad ipnosi o autoipnotismo o anche ad ipnotismo collettivo. Gli strumenti musicali, per esempio, con il frastuono violento che spesso accompagna queste pratiche, "strappano" il guaritore ed il paziente dalla loro solita esistenza, con funzione terapeutica.
lunedì 14 luglio 2014
Giardini in barattolo
Chissà quante volte avete pensato a comeriutilizzare tutti quei barattoli in vetro che, provenienti da conserve, marmellate e cibarie varie, ogni volta ci so trova in cucina. Questa è la volta buona per trovarne un simpatico uso, magari temporaneo, ma scenografico, da sfoderare a dovere, ad esempio comedecorazione vegetale per cene tra amici o per l'incombente Capodanno. Innanzitutto procuratevi i famosi barattoli in vetro. Lavati e asciugati a dovere, non è così strettamente necessario che siano ancora dotati del loro coperchio.Potete optare anche per barattoli a chiusura ermetica; quella, una volta aperta, può anche fungere da gancio, qualora vogliate ottenere un piccolo e scenografico, giardino sospeso. Per le micro coltivazioni in secondo luogo, dovete procurarvi del terriccio universale e della torba, da sistemare sul fondo del barattolo, in modo che funga da substrato alle vostre piantine.Per l'introduzione del terriccio all'interno del barattolo, munitevi di cucchiaio in acciaio; operate lentamente, in modo da non sporcare le pareti del vaso.
Ora passiamo alla parte scenografica: la scelta delle piantine. Premesso che devono essere di piccole dimensioni, devono anche essere calibrate rispetto alla grandezza stessa del barattolo che avete a disposizione. Se utilizzate vasi in vetro tipo i classici da conserva di pomodoro, le piante più idonee sono quellegrasse. Qui la manutenzione è anche ridotta al minimo, in quanto basterà sistemarle in luogo luminoso, con poche innaffiature sporadiche e tutto andrà per il meglio. Se invece avete bisogno di effetti più scenografici ma anche a breve termine, potete optare per i ciclamini, tra l'altro particolarmente diffusi in questo periodo o anche per l'Helleborus, che però andrà poi sistemato all'aperto, una volta finita la festa. Una pianta particolarmente adatta alla coltivazione in barattolo è la Crassula Muscosa. Questo genere, appartenente alla famiglia delle Crassulaceae, proviene dalle zone del Sud dell'Africa è presenta foglie dalle forme triangolari, piuttosto chiare, attaccate a fusti ricadenti e lunghi. Lasciata libera ha uno sviluppo molto veloce, soprattutto in ambienti con alto tasso di umidità.Perfetta per bagni e cucine, è preferibile non esporla alla luce solare diretta, né all'aperto quando le temperature sono troppo vicine allo zero. Un'altra pianta particolarmente adatta alla coltivazione in barattolo è il Senecio Talinoides. Questo genere di pianta succulenta, anche in questo caso proveniente dal Sud Africa, appartiene alla famiglia delle Compositae ed ha foglie piuttosto carnose e rotonde, che in alcuni casi tendono anche al grigio e assumono sfumature bluastre. Lasciata libera di crescere raggiunge i 30 - 40 cm di altezza ma tende ad allargarsi anche in laterale, formando curiosi cuscini. In estate questi si ricoprono anche di piccoli fiorellini biancastri. 


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La mia coltivazione di semi di Peperoncino. (E' ancora presto hehe) |
Per la cura il Senecio non richiede grande lavoro. Poche innaffiature sporadiche, resiste bene anche a lunghi periodi di siccità. Inoltre, anche in questo caso, va scelto un terriccio idoneo, ad esempio quello specifico per piante succulente. Un'ultima idea, magari anche come veloce regalo per chi è invitato a cena, potrebbe essere quella di utilizzare dellearomatiche, facilmente acquistabili tutto l'anno in vivai e reparto verde nei supermercati, da posizionare poi in un classico barattolo da conserva. Occupa poco spazio e anche se lasciato poi dalla padrona di casa sul davanzale, puòÂ sempre tornare utile, non solo come decorazione, ma come piccolo orto domestico.
Acchiappasogni in fase di sviluppo.
L'acchiappasogni (in inglese Dreamcatcher o Dream Catcher) è uno strumento spesso associato agli indigeni del Nord America, particolarmente alle tribù Cheyenne e Lakota che vivevano in luoghi molto vicini tra loro (gli attuali stati del Wyoming e Dakota).
In realtà, nelle tribù indiane, il nostro cosiddetto "acchiappasogni" aveva ben altri significati. Veniva posto fuori dalle tende come segnale che informava i visitatori nel villaggio o comunque i "residenti" in riguardo alla professione praticata in modo eccellente da chi abitava nella tenda (es. medico, guerriero, cacciatore, ecc..). Ogni oggetto era diverso in colori, piume e disposizione delle "perline" all'interno della trama di fili, a seconda di che professione dovesse rappresentare.
Comunque secondo la cultura occidentale dopo l'invasione delle americhe l'acchiappasogni venne considerato erroneamente come un oggetto che serviva ad allontanare sogni dannosi o che comunque non aiutavano la crescita spirituale del possessore. Si dice che venisse donato alla nascita ad ogni bambino, che lo conservava per tutta la vita, decorandolo come meglio credeva.
L'acchiappasogni è composto da un cerchio esterno in legno flessibile (ad esempio in salice) che rappresenta il ciclo della vita e l'universo, una rete per "acchiappare" i sogni e dirigerli, se buoni, verso un filo di perline simboleggianti la natura, oppure, se dannosi, verso delle piume di uccelli per allontanarli.

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