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Teas gaoithe aduaidh nó fuacht gaoithe aneas, sin báisteach / Il calore del vento del nord ed il freddo del vento del sud, significano pioggia

giovedì 17 luglio 2014

Le Rune a portata di mano

Le Rune sono un antico alfabeto scritto, ciascuna lettera del quale aveva nome e suono suoi propri particolari. Esse furono impiegate in poesia, per iscrizioni e divinazioni, ma mai sviluppate come linguaggio parlato.
Le interpretazioni delle Rune usate per la divinazione non sono giunte a noi, perché gli antichi sacerdoti usavano tramandarsi le conoscenze sacre attraverso i rituali connessi all'iniziazione, ma i loro segreti non erano scritti o in ogni caso non sono sopravvissuti.
Le rune sono un semplice strumento di divinazione, un Oracolo benefico che non ci da indicazioni su cosa fare in seguito nè predice avvenimenti futuri, non ci toglie il compito di decidere sul nostro futuro, ma richiama l'attenzione sulle nostre paure nascoste  parlando di cambiamenti e di crescita.
Esistono diversi  "alfabeti runici": vi propongo  quello chiamato "vecchio Futhark",  detto anche Futhark germanico o vichingo,  che contiene 24 simboli più una runa bianca detta “di Odino”.
Alcuni di questi simboli hanno un doppio verso d’estrazione che porta a 40 le rune oracolo, cioè le possibili risposte.
Alcune rune vengono scritte e pronunciate in modi differenti dai vari alfabeti runici (esempio: "algiz" diventa "elhaz"). Il significato non cambia.
Esistono molte interpretazioni delle singole rune e per parlarne è necessario fare riferimenti a Mitologia e divinità Nordiche, alle quali non siamo molto abituati ma che sono altrettanto affascinanti.
Qui sotto ora leggerete la leggenda di come Odino trovò le rune.
Odino trova le Rune
 So che restai appeso ad un albero
sferzato dal vento per nove notti intere,
ferito da una lancia e consacrato agli Dei
offerto da me stesso a me stesso.
I più sapienti non sanno dove nascono
le radici di quest’albero antico.
Non mi confortarono con il pane,
né mi porsero il corno per bere.
Guardai verso il basso,
afferrai le Rune,
gridando le afferrai;
caddi dall'albero.
Appresi nove canti di potere
dal figlio famoso di Baldur,
padre di Bestla,
ed ebbi un sorso del prezioso idromele
misto con magico Odrerir.
Poi diventai dotto, sapiente,
crebbi e prosperai:
parola da parola mi diedero parole;
azione da azione mi diedero azioni.
Come vedete è una leggenda che, se letta veloce, può avere un significato banale.
Rileggetela attentamente.
1) “So che…. A me stesso”; Odino è consapevole di ciò che sta affrontando, si è sacrificato per se stesso e per gli altri.
2) “I più sapienti… il corno per bere” Odino ormai disperato inizia ad avere pensieri per distrarsi dalla sua situazione in cui i suoi superiori lo misero alla prova.
3) “Guardai…. Dall’albero” Odino finalmente trova una soluzione, vede le rune, le afferra e cade dall’albero, non ci sono più preoccupazioni.
4) Odino ringrazia Baldur, e finalmente può rigenerarsi.
5) Odino finalmente a superato la prova e adesso è più potente di prima.
Forse la mia traduzione non è così significativa ma almeno ora il poema ha un significato migliore.

 

Ciondolo con incisione Runica



Cindolo con incisione Celtica
Ciondolo con incisione Celtica

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